
Riscopri te stessa con le mappe delle mie emozioni
Riscopri te stessa
Con il libro “le mappe delle mie emozioni”
Hai mai usato la creatività per conoscerti? Ho creato un mio metodo ©FAN, di consapevolezza creativa, intuitiva. In cui utilizzo strumenti diversi che ti permettono di accedere alla natura profonda di te stessa per liberarla e diventare autentica.
Oggi voglio dedicare questo articolo ad una scoperta speciale. Un libro illustrato per bambini. Realizzato da un artista che si chiama Bimba Landmann. Il suo nome è così particolare che già mi porta dentro ad un “paesaggio emotivo”. Mi ricorda di quando ero bambina. Giocavo, sperimentavo colori, mi nascondevo, ero libera di essere me stessa.
indice
La mia scoperta
Il libro
Ascolto le mie Emozioni
Pratica Immaginale

La mia scoperta
Un bambino, uno zainetto, un album da disegno, un binocolo, un sacco a pelo e le scarpe. Pronti, partenza, via! Ecco che inizia questo viaggio visivo all’interno delle nostre emozioni. Quante di voi possono dire di conoscere le proprie emozioni, di attraversarle, comprenderle accettarle e viverle? Insieme a questo libro illustrato possiamo scoprire che nelle emozioni primarie, ci possono essere molte sfumature.
Prendiamo per esempio un emozione come la rabbia.
Come si mostra la rabbia? quante immagini potete vederci? distruzione di oggetti, parole urlanti, armi che feriscono, fuoco sparato, parole velenose, .. La rabbia non ha mai una sola immagine, ci avevate mai riflettuto? E la nostra rabbia la conosciamo? Sappiamo dire con esattezza come si mostra a noi e alle persone che ci stanno intorno?
Ho acquistato questo libro attratta dalla copertina. La sua consistenza, la dimensione e l’immagine mi hanno fatto pensare che avrei potuto utilizzarlo come strumento creativo per accedere alla consapevolezza del sè nei miei laboratori di disegno emozionale. Rimango subito attratta dalle “mappe”. Non avrei mai pensato di poter costruire delle mappe emotive. Solitamente nell’esperienza della consapevolezza il lavoro che faccio con le emozioni è circolare.
Quando arriva un’ emozione mi prendo il tempo per ascoltarla, per rendermi consapevole di ciò che accade dentro di me. La conosco meglio e decido di esprimerla, quindi la butto fuori di me. Ed in fine capisco se quell’emozione la devo integrare oppure scartare perchè fonte di sofferenza o quant’altro. Imparo a gestirla insomma.
Una mappa invece è un percorso orizzontale e la sensazione che mi arriva guardandole è quella di camminarci sopra, di attraversare questi “paesaggi emotivi” per osservarli e sentire come ci sto dentro. Sfoglio il libro e noto i colori, i dettagli e mi rendo conto che ogni mappa è una parte del corpo. Le terre della rabbia ad esempio sono rappresentate con una mano. Mentre nelle terre della gelosia c’è un volto che urla nell’orecchio di un altra persona. Li potete vedere anche voi?

Il libro
Interagisco con il libro, indosso dei nuovi occhiali, delle nuove lenti, voglio mettermi nei panni di quel bambino inventore di mappe. Voglio indossare le sue scarpe ed essere nuovamente bambina per accedere al mio lato giocoso, al mio lato sperimentale ed ingenuo per fare un piccolo viaggio dentro me stessa. Una passeggiata.
A volte per poterci meravigliare e lasciare andare emozioni di tristezza, solitudine, angoscia e malessere dobbiamo fare lo sforzo di abbandonare quei pensieri limitanti, quelle abitudini che ci impediscono di far fluire la nostra vera natura, la nostra essenza. Ecco che questo libro è un occasione per provare a fare pratica di noi stesse e provare a tornare un pò bambine per recuperare quel senso di meraviglia che abbiamo perso.
Cammina con me, in questi paesaggi e imparerai a fabbricarti nuove lenti per guardare da vicino le tue mappe emotive, che spesso fanno paura.
Ascolto le mie Emozioni
Osservo il percorso del bambino, lui comincia dalle terre della speranza, passando poi per la paura, il disgusto, la gioia, la rabbia, la vergogna, la meraviglia, la gelosia, la tristezza ed infine l’amore. Io decido di non seguire i suoi passi ma di saltare di paesaggio in paesaggio, di pagina in pagina. Ho voglia di saltare più che di camminare. Saltellare come una cavalletta. Chissà cosa significa .. Un pò lo so, sono guidata dall’impazienza di vedere tutto il libro in un unico sguardo. Sono attratta dai dettagli che ogni territorio presenta. “Labirinto dell’impossibile”, “colline del tremore”, “macerie della città di pace”, “lago abbandono”, “lago armonia” .. Chissà come le sono venuti in mente questi nomi, dove li ha trovati. Mi chiedo se sono frutto delle sue esperienze passate oppure nomi di fantasia arrivati da chissà dove. Glielo chiederò di sicuro!
Quanta meraviglia nell’osservare e scoprire queste immagini che diventano sensazioni vissute, pensieri detti, emozioni provate. Resto su qualche immagine e ascolto cosa mi sta comunicando per connettermi alla mia anima. Mi chiedo di cosa sono consapevole osservando queste immagini?
Questo è un utilissimo strumento di consapevolezza che utilizzo, per stare nel qui ed ora e capire in modo intuitivo e creativo chi siamo. Chi sono.
Perchè proviamo quello che proviamo?
Quali sono le emozioni che mi creano malessere?
Come mai le provo e cosa ne posso fare di queste emozioni?
Spesso non siamo in grado di definire le sensazioni che proviamo ed è altrettanto difficile definire un emozione perchè ci siamo desensibilizzate a causa di eventi straordinari e traumatici della nostra vita che ci hanno bloccate li a quel momento doloroso. Non riconoscere le emozioni però ha il suo svantaggio perchè ci porta a vivere una vita non consapevole, una vita a metà. Spesso ci porta nel sentiero sbagliato ed è per questo che possiamo sentirci sbagliate, bloccate, prive di vitalità, stanche .. Ecco che abbiamo il dovere di riscoprire chi siamo, riscoprire il valore delle nostre emozioni, anche di quelle che ci creano malessere per ritornare a vivere. A gioire.
Come facciamo?

Sperimentiamo insieme la pratica immaginale

Usiamo insieme un territorio di questo libro. Ho scelto per ora le terre della paura. Camminiamoci insieme per mano. Siediti comoda in un ambiente silenzioso dove puoi connetterti con te stessa, se riesci prenditi qualche minuto prima di iniziare e fai qualche respiro per portare il tuo corpo in uno stato di rilassamento.
Iniziamo!
1- Stampa o salva l’immagine qui sopra
2- Osserva per qualche minuto questa mappa e cerca di non giudicare, prova a rimanere aperta all’intuizione.
3- Che cosa vedi per primo? vedi un immagine generale o un dettaglio?
4- Soffermati sul dettaglio o l’immagine che ha colto la tua attenzione
5- Descrivi l’immagine a voce alta, annota tutti i dettagli come fosse un inventario. usa queste frasi, ho notato che .. , è presente il/la .. , è di forma .. , .. questo ti permetterà di rendere oggettivo e reale quello che vedi
6- Aggiungi ora la tua sensazione e indica come ti fa sentire questa immagine. Che sensazione ti arriva guardandola? Senti qualche brivido, qualche tensione nel corpo? Se si, dove? Prova a rimanere con gli occhi chiusi e visualizza l’immagine dentro di te. Ascolta le sensazioni che il tuo corpo ti manda, Se non arriva niente non giudicarti per questo. Annota queste sensazioni da qualche parte.
7- Connettiti ora con la tua emozione e prova a sentire se è arrivata un emozione o un ricordo. Scrivilo da qualche parte.
Come è stato fare questo esercizio? Facile o difficile per te? Hai scoperto qualcosa di nuovo?
Se ti è piaciuto l’articolo commenta qui sotto e condividi con me la tua esperienza alla mia mail, ti leggerò con piacere.
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